Colledilà, Roncicone e CeniPrimo 2019



Mancano pochi giorni al 1° luglio, data in cui i nostri cru di Sangiovese Colledilà, Roncicone e CeniPrimo annata 2019 faranno il loro debutto su tutti i mercati. L’auspicio è di ripetere il grande successo dell’annata 2018 che ha visto CeniPrimo diventare il primo Chianti Classico premiato con il punteggio perfetto di 100 punti dalla critica internazionale. Le premesse sono più che incoraggianti.

Il progetto dei cru, nato con Colledilà con l’annata 2007, al quale si sono puoi aggiunti Roncicone e CeniPrimo dalla 2015, nasce per dar voce alle migliori espressioni di Sangiovese di Brolio in vigneti selezionati per le loro caratteristiche pedoclimatiche– altitudine, esposizione e suoli, identificati in lunghi anni di studio di cui sono il perfetto coronamento. I tre vigneti omonimi prosperano su tre differenti tipologie di suolo tipicamente chiantigiano: “alberese” per Colledilà, depositi marini per Roncicone e terrazzo fluviale antico per CeniPrimo. Identificati i vigneti in grado di esprimere tre personalità uniche nel bicchiere sono state messe a punto le migliori pratiche sia in vigna sia in cantina per curare in ogni dettaglio i tre cru, fiore all’occhiello della gamma Ricasoli.

Come sempre più spesso accade negli ultimi anni, l’annata 2019 ha presentato dal punto di vista del clima caratteristiche poco consuete: autunno con piogge scarse per il periodo, inverno mite ma con un gennaio molto freddo, temperature al di sotto dello zero e una nevicata a fine mese. In primavera è stato anomalo il mese di maggio, con minime al di sotto dei 7-8°C e piogge giornaliere, mentre dai primi di giugno è iniziato un periodo abbastanza siccitoso e caldo con massime spesso sopra i 35°C, intervallato da piogge brevi e intense.

Nonostante la sua particolarità, l’annata ha dato vita a vini di grande equilibrio, intensi nel colore  e dai profumi fruttati. Degustati in anteprima, Colledilà, Roncicone e CeniPrimo hanno già avuto ottimi riscontri. Con 97 punti Colledilà ha raggiunto il punteggio più alto sinora assegnato a un Chianti Classico dalla prestigiosa rivista statunitense Wine Spectator. Nelle parole del suo Senior Editor, l’autorevole critico Bruce Sanderson, Colledilà 2019 è “Decisamente sapido, (…)  sprigiona aromi e sapori di erba, timo e mentolo, con ciliegia, fragola e terriccio. Angoloso e denso, con la componente di frutto che emerge via via che il vino respira. Splendidamente equilibrato e complesso, è persistente e rivela un retrogusto di ciliegia, frutti di bosco, accenti minerali ed erbacei.”

Un bellissimo invito all’assaggio!