Pillole di Brolio



Dopo la fatica dei mesi invernali, la vite torna a dare i suoi frutti. Luglio è il mese in cui il grappolo cresce fino a raggiungere la maturazione ad agosto. L’estate segna la fine della fase di accrescimento e indica il preludio alla vendemmia. Alla fioritura in primavera segue l’allegagione, la prima fase di sviluppo del frutto.

L’acino, il chicco d’uva, al momento è di colore verde ed è molto attivo nella fotosintesi. La sua composizione inizia a modificarsi: aumenta l’acidità e iniziano, lentamente, ad accumularsi gli zuccheri. È una fase fondamentale per la buona formazione del grappolo perché alla fine il chicco d’uva avrà raggiunto quasi il suo sviluppo definitivo. I fattori determinanti per un buon accrescimento dei grappoli in questo periodo sono la temperatura esterna, la disponibilità di nutrienti e naturalmente la disponibilità di acqua.

È questo, anzi, il momento di maggior fabbisogno di acqua, perché si va verso l’ingrossamento degli acini. Fattore decisamente critico quest’anno per il problema della siccità e delle temperature sopra le medie. 

Questo è anche il periodo di sviluppo non solo dell’uva, ma anche della pianta. Insieme alle bacche anche i germogli hanno una crescita rapida e forte e assorbono acqua. Tra le strategie che si possono mettere in atto in questa fase per risparmiare acqua c’è quindi anche il contenimento dello sviluppo verde della pianta, mentre la gestione della parete fogliare diventa l’unico metodo per proteggere i grappoli dall’eccessiva esposizione al sole.

Il vignaiolo si fa giardiniere per creare un equilibrio tra la parte vegetativa e quella produttiva, perché i grappoli siano i protetti dal sole soprattutto nelle ore più calde. Anche l’inerbimento permette di incamerare riserve di acqua e l’umidità della mattina alternato a piccole lavorazioni che favoriscono l’ossigenazione del suolo.

Anche quest’anno la natura e i cambiamenti climatici mettono a dura prova il lavoro dell’agricoltore.  Segnale forte, questo, di come sia sempre più importante gestire al meglio le risorse a disposizione, nell’ottica di una pratica agronomica sostenibile che è alla base della filosofia aziendale di Ricasoli.