Chianti Classico o Chianti?



Torniamo a scrivere di questo argomento al quale, stavolta, dedichiamo un post intero perché ci siamo resi conto che, ahimè, esiste davvero tanta confusione tra i consumatori.

Molti non conoscono la differenza, ritenendo perfino che spesso si utilizzi il termine Chianti come abbreviazione del nome più lungo e impegnativo dotato dell’aggettivo Classico.

È giunto, quindi, il momento di chiarire con poche semplici indicazioni:

  • Chianti Classico e Chianti sono due vini distinti e diversi che vengono prodotti in due zone distinte e diverse della stessa Toscana.
  • Quando è nato il vino Chianti – la formula è stata inventata dal Barone Bettino Ricasoli nel 1872 -, esisteva solo quello tra i due, dunque non era necessario, in quel momento, definirlo in maniera specifica con l’aggettivo Classico e lo si è chiamato a lungo Chianti.
  • Questo vino divenne rapidamente molto famoso e conosciuto e così, nella prima metà del ‘900, molti iniziarono a produrlo al di fuori della zona geografica dentro la quale era stato creato: per tutelare e difendere la reputazione del vino originale, si aggiunse tardivamente l’aggettivo Classico così da distinguerlo da tutto il resto del vino che veniva prodotto con quel nome.
  • Tale importante operazione avvenne nel 1967: il termine Classico venne aggiunto per identificare il territorio (e il vino) del Chianti Classico che coincide, quindi, con il Chianti Storico.
  • I due vini sono entrambi ottenuti da uve Sangiovese: con lo stesso vitigno impiantato in zone diverse, con terroir diversi e soprattutto vinificato in maniera diversa in base alle indicazioni dei due disciplinari, si ottengono i due diversi vini (percentuali vitigni, affinamento, etc etc) Chianti Classico e Chianti.
  • La zona più antica, quella storica, quella dove tutto ebbe inizio è dunque quella del Chianti Classico: esistono, di conseguenza, due Consorzi separati, quello del Chianti e quello del Chianti Classico.

 

Pensiamo di aver fatto cosa gradita al lettore con questo breve e sintetico riepilogo delle differenze tra i due vini che, in effetti, potrebbe risultare più facile da memorizzare ma, se non dovesse bastare, richiamiamo infine una definizione data da Bruce Sanderson di Wine Spectator alcuni anni fa quando Francesco Ricasoli gli chiese: “Bruce, se dovessi dire in poche parole la differenza tra Chianti Classico e Chianti cosa diresti?” e la risposta fu “Chianti Classico is Manhattan, Chianti are boroughs”.

Ebbene, forse questa ultima dichiarazione di poche parole chiarisce più di molte spiegazioni.

Un saluto dal Chianti Classico e a presto con altre rivelazioni più specifiche sui diversi disciplinari e sulla piramide che distingue, all’interno del vino Chianti Classico, quello d’annata, la riserva e la gran selezione.