Sorprese di stagione in Chianti Classico
04 Maggio, 2017Proprio mentre pubblicavamo il post del 20 aprile scorso, quello che celebrava l’arrivo della primavera in vigna con la descrizione di tutte le sfumature del verde e il racconto di quanto sia emozionante assistere al risveglio della vite dopo il riposo invernale, ebbene proprio in quei giorni i nostri bellissimi vigneti hanno subito una battuta d’arresto agghiacciante.
Sembra quasi di fare ironia, ma di fatto non è questa l’intenzione perché le temperature vicine allo zero, registrate nelle mattine del 20 e 21 aprile tra le 4:30 e le 6:30 hanno davvero bruciato i germogli di molte vigne. Le nostre centraline che rilevano le temperature sono posizionate tra i 300 e i 400 metri sul livello del mare: i danni si sono verificati nelle zone a valle e nelle vigne dove sono presenti depressioni, quelle più umide e vicine a corsi d’acqua poiché è proprio lì che le temperature sono scese sotto lo zero. Le più colpite, tra le altre, la vigna della Dudda e di Pianarsiccio 2017 (quest’ultima appena piantata) fanno davvero temere il peggio: le foto raccontano in maniera inequivocabile quanto le viti abbiano sofferto.
Quanto accaduto a Brolio è l’effetto di un andamento climatico che ha riscontrato, durante il mese di aprile, dapprima temperature molto alte, al di sopra della media stagionale, corredate da mancanza di pioggia, e poi l’arrivo del gelo implacabile. Con il rialzo delle temperature, le vigne erano partite verso la stagione calda così da germogliare in maniera veloce e abbondante, il gelo non ha fatto altro che “lessare” i germogli. Mentre le vigne più avanti negli anni hanno avuto modo di difendersi e proteggersi, dal momento che hanno la peculiarità di germogliare qualche settimana dopo le vigne giovani, quest’ultime, con la loro esuberanza e la voglia di buttare fuori la loro energia, hanno germogliato e continuato a crescere fino a subire una drammatica interruzione da parte del gelo.
Queste sono solo stime iniziali, dovute a una semplice osservazione fatta ora sui vigneti: saremo in grado di quantificare i danni veri solo più avanti. Per ora, siamo parte di quanto affermato da tutte le notizie del settore e dunque di quel grande vigneto toscano ed europeo che, secondo quanto affermato da Confagricoltura, è stato gravemente colpito.