È una storia affascinante quella di Historia Familiae, una storia di celebrazioni, ricorrenze, scoperte e sorprese.

Francesco Ricasoli aveva avuto il desiderio di fare e utilizzare un’etichetta come quella in questione fin dal primo giorno in cui aveva preso la guida dell’azienda, e nella ricorrenza del ventennale del suo insediamento, è riuscito nel suo intento.

Nel 1993, il 32esimo Barone di Brolio diventa Presidente dell’azienda e nel 2013, per festeggiare e celebrare il suoi primi 20 anni al timone della società, organizza una festa meravigliosa. Tanti invitati per ricordare e ringraziare quanti avevano creduto in lui fin dal primo giorno e proprio per loro, Francesco Ricasoli organizza un’indimenticabile degustazione alla cieca di otto vini diversi, tutti ottenuti dalla vendemmia 2011, tutti provenienti da tagli con una importante quota di Sangiovese, tutti provenienti dalle vigne più belle, più vocate, più preziose. Tra gli otto campioni, il più votato è quello che diventa Historia Familia e che, per gioco e per ringraziamento, tutti gli invitati ricevono in regalo. Ma le cose nate per gioco, a volte, sono le più riuscite, tant’è che Francesco Ricasoli, fece poi assaggiare e degustare lo stesso Historia Familiae anche a Bruce Sanderson di Wine Spectator di lì a poco e quest’ultimo, senza nulla sapere di tutta la storia appena raccontata, diede al vino ben 94 punti!

L’edizione fu molto limitata e andò a ruba (e difatti ne sono rimaste pochissime bottiglie), ma da quell’esperienza, nasce la seconda versione di Historia, quella che sta per uscire e che è stata ottenuta dalla vendemmia 2015: dunque l’idea è proprio quella di produrre Historia Familiae solo nelle vendemmie illuminate, quelle indimenticabili, quelle preziose e sorprendenti.

Sangiovese e Petit Verdot nella prima annata, di nuovo Petit Verdot in questa nuova edizione, insieme a Merlot e Cabernet Sauvignon.

Bottiglie preziose, prive della classica etichetta applicata sul vetro ma con l’etichetta serigrafata: compaiono in tale serigrafia alcuni nomi dell’albero genealogico, il ringraziamento di Francesco Ricasoli ai suoi antenati, alla storia della sua famiglia. Un desiderio realizzato, quello che teneva in serbo da oltre vent’anni.