Oggi facciamo storia
14 Febbraio, 2019Nella prima puntata di questo affascinante racconto, abbiamo ripercorso insieme tempi molto lontani, tempi di cui non si ha memoria ma grandi memorie, nel vero senso della parola.
Dalle prime notizie del Castello di Brolio, risalenti al secolo XI, vi abbiamo narrato accadimenti e vicende emozionanti, fino ad arrivare al termine del 1400.
Riprendiamo, dunque, il racconto da lì per arrivare al 1529, anno del celebre assedio di Firenze da parte dell’esercito spagnolo dell’Imperatore Carlo V: ancora una volta, ma questa sarà l’ultima, il Castello di Brolio subisce un forte attacco da parte dei Senesi. Una volta preso il Castello, vengono cacciati i Ricasoli e il maniero viene incendiato. Però resiste, sebbene in parte, così da non riportare danni importanti ai bastioni.
Di lì a poco, anche Siena passa sotto il dominio dei Medici e Brolio termina di essere una fortezza di confine, torna a regnare la pace nel Castello, le traversie che lo avevano messo a dura prova, di fatto, finiscono o, almeno, subiscono un notevole rallentamento.
Quasi 300 anni dopo, all’inizio del XIX secolo, sotto il governo napoleonico, anche il Castello di Brolio entra a far parte del dipartimento dell’Ombrone, passando poi alla provincia di Siena con i tre comuni del Chianti Storico: Radda, Castellina e Gaiole.
Arriviamo a epoche più recenti, la fine del secondo conflitto mondiale: i primi di luglio del 1944, durante la ritirata delle armate tedesche verso nord, il Castello viene poderosamente investito, per dodici giorni, da formazioni inglesi e sud-africane e colpito da duri bombardamenti aerei e di artiglieria. Il 15 luglio 1944, dopo che le pattuglie tedesche di copertura si erano preventivamente ritirate, il Castello viene occupato senza colpo ferire. I segni minori dei danni causati dai bombardamenti sono in parte ancora visibili sulla facciata.
Ma la storia non finisce qui, c’è ancora molto da raccontare.
Il seguito, alla prossima puntata che, dunque, sarà la terza!