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PARLANO DI NOI
28 Febbraio, 2025
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Per Ricasoli è ormai ufficialmente iniziata la stagione di eventi, fiere e valutazioni della stampa e delle guide di settore. C’è stata WineParis, la manifestazione di Vinexpo nella capitale francese che ha aperto l’anno fieristico; la scorsa settimana si è tenuta la Chianti Classico Collection, di cui vi abbiamo dato qualche anticipazione nel numero precedente; stanno iniziando i grandi tour di degustazione della stampa che conta: James Suckling, Wine Spectator, Gambero Rosso international… insomma, un periodo denso di incontri con i critici e gli addetti ai lavori. Un momento delicato in cui il lavoro, gli sforzi, le scelte e la fatica di un intero anno vengono giudicati da chi sta dall’altra parte del tavolo di degustazione e spesso ha la grande responsabilità di decretare il successo e la fama di un vino o di una cantina.
Ma cosa dicono di noi, dei vini Ricasoli, i più autorevoli giornalisti, critici, master of wine in giro per il mondo? Abbiamo selezionato alcune recenti degustazioni che non solo ci fanno felici, ma che hanno destato la curiosità di clienti e appassionati.
A fine anno scorso abbiamo partecipato al Trophy del Chianti Classico, il concorso indetto da Falstaff, l’autorevole rivista tedesca. E con grande soddisfazione il vincitore di tale concorso, il miglior vino dell’intera denominazione, è risultato proprio un vino Ricasoli: il Roncicone Chianti Classico Gran Selezione 2021. Othmar Kiem e Simon Staffler hanno commentato questa vittoria con: “è un vino stre-pi-to-so!” E hanno assegnato il punteggio superiore di 97 punti (comunque anche Colledilà non se l’è cavata male, con un ottimo 4° posto in classifica e un punteggio di 96). Il commento ufficiale che ha accompagnato il primo posto di Roncicone è il seguente: Colore rubino brillante e ricco con un sottile bordo granato. Naso finemente caratterizzato con note di ciliegie scure fresche, qualche lampone e arancia rossa, oltre a ricche componenti speziate. Buona tensione al palato, mostra molta frutta succosa, si apre con tannini fini, equilibrati e con un lungo finale.
A fine gennaio il noto Master of Wine tedesco, Konstantin Baum, realizza un provocatorio e appassionante video/masterclass dal titolo ‘20 anni dopo Sideways – Bevendo del F*uto Merlot’, in cui racconta in modo ironico dei pregiudizi sui vini a base o in purezza Merlot. Partendo da una scena di 20 anni fa, tratta dal più famoso film legato al mondo del vino, Sideways, in cui il merlot esce come un vino dal facile approccio e non proprio da intenditori di livello. “Ma è proprio così? si chiede Baum, oppure il vitigno ha un’espressione intensa, profonda, corposa e rende vini potenti e complessi, in base al loro terroir?”.
Per rispondere a queste domande ha selezionato con il suo team alcuni merlot esemplari da tutto il mondo (da Israele a Bordeaux, dalla Napa Valley alla Toscana) tra cui il nostro Casalferro 2019 Igt Toscana. “Questo vino mi cattura davvero, è proprio eccitante al palato, la mia lingua sta ballando!” Poi continua la descrizione: “il naso è concentrato, con sentori di fragola, ciliegie e note di pepe, presenti anche in bocca. Vino affascinante che cattura il gusto e combina concentrazione all’equilibrio. Un merlot serio e di grande complessità. Davvero eccitante! Gli attribuisce 96 punti e ci dice che tra 10 anni sarà ancora meglio!”
Qualche giorno prima della Chianti Classico Collection, Tony Wood, amico e giornalista statunitense, esce con una late release e recensisce con entusiastici punteggi i vini di Brolio. Tanto da accendere ancora di più l’attenzione sulle nuove annate presentate all’evento. Riportiamo qui il commento che più ci gratifica e che è rivolto al Colledilà Chianti Classico Gran Selezione 2021: “colore rosso rubino intenso. Profilo aromatico composto da petali di rosa rossa, note di spezie, menta, polline di finocchio e fumo bianco. Marasca, prugna, liquirizia salata, cannella e chiodi di garofano. Al palato è esuberante e super espressivo. I tannini gessosi si uniscono a un’acidità vivace. Concentrato. Texture strutturata. Espressione minerale unica. Equilibrato alla perfezione. Si offre magnificamente. 98 punti!”
Subito dopo la Collection arriva il primissimo giudizio al Castello di Brolio Gran Selezione 2022, un’annata non ancora in commercio e presentata in assoluta anteprima. A selezionare tra i migliori assaggi il nostro vino più famoso è Raffaele Vecchione, il giovane e talentuoso fondatore di WineCritics. Ecco cosa scrive: “Preciso e luminoso nel profilo sensoriale mostra note di glicine in fiore, magnolie, gardenie e timo selvatico. Corpo pieno, perfettamente maturo e centrato nel sorso chiude onesto e schietto. Pochi come lui per consistenza e qualità!” 94 punti. Vecchione conclude il commento con un incitante “Bevi ora!”
Purtroppo questo non è possibile, anzi ci sarà da attendere ancora, perché il vino deve completare il suo ciclo di elevazione in bottiglia e non uscirà prima del prossimo Luglio.
Ma quanta aspettativa…