Vendemmia e riflessioni



Confrontare le annate non è mai facile, pur essendo un’attività in cui si cimentano in molti. Su questa 2017 è già stato detto molto: calda, troppo calda, ricorda il 2003…

Certo qui a Brolio la ricorderemo, ma chissà quanti, dei tanti che oggi fanno previsioni e confronti, poi ricorderanno davvero l’andamento climatico di quest’annata quando berranno un vino del 2017?

In ogni caso, le uve a bacca bianca sono già state tutte raccolte, il Merlot anche, il Sangiovese è agli inizi ma davvero raramente ricordiamo di aver già raccolto, i primi di settembre, tutta la Malvasia per il Vinsanto.

Matura e sana, la Malvasia in questione è arrivata in cantina i primissimi giorni del mese e il 5 di settembre, in anticipo di tre-quattro settimane, è stata appesa per il processo di appassimento. Da questo momento in poi, assisteremo alla trasformazione dei grappoli: da pieni, sodi e dal colore relativamente chiaro, acquisiranno l’aspetto appassito, connotato da sfumature di colori da fare invidia alla più bella tavolozza di un abile artista del pennello. La grande stanza dedicata a tale operazione è già tutta decorata coi grappoli che riposeranno per l’appassimento più o meno fino a Natale, ma comunque non oltre il primo di gennaio: seguiranno poi il loro percorso con la pigiatura e la vinificazione dentro i caratelli nella vinsantaia. Nella nostra ricetta, ci sarà poi anche un po’ di Sangiovese che conferirà quel tocco di freschezza.

Degusteremo il Vinsanto vendemmiato ora solo tra tanti anni, considerato il fatto che adesso in commercio è reperibile il 2009.
Sarebbe stata sicuramente una di quelle annate di cui prendere nota, se avesse potuto partecipare alla lunghissima verticale dello scorso febbraio proprio qui a Brolio.