L’inverno, sopraggiunto realmente a fine dicembre, in seguito ha fatto fatica ad abbandonare il nostro territorio protraendosi pi๠a lungo del previsto. D’altra parte gennaio come da copione è stato il mese pi๠freddo dell’anno, con il barometro sceso sotto lo zero fino ad inizio marzo, tanto da far rilevare valori decisamente bassi e da imbiancare Brolio con un’abbondante nevicata. Da aprile fino a tutto maggio, il risveglio vegetativo è stato accompagnato da una buona piovosità che ha creato abbondanti risorse idriche, in realtà poi non utilizzate, a differenza dell’anno precedente, dato l’andamento pi๠equilibrato delle temperature. Questo clima mite e la presenza di piogge non certo copiose, hanno comportato un certo ritardo nell’avvicendarsi delle varie fasi, a partire dall’ invaiatura iniziata tardivamente a metà agosto.