Il Castello di Brolio Vin Santo, nel segno della tradizione, è interprete di una delle uve “storiche” del territorio, la Malvasia del Chianti. E sempre nel segno della tradizione ne è curata la produzione.

NOTE SUL SISTEMA DI PRODUZIONE
Le uve destinate al Vin Santo vengono raccolte a vendemmia ormai avanzata, solo quando un elevato contenuto zuccherino può garantire il lungo processo di maturazione che questo vino deve affrontare. I grappoli vengono messi a riposo appesi in locali con forte escursione termica e lasciati ad appassire per circa tre mesi. Il mosto ottenuto dalla pressatura soffice è fatto fermentare lentamente e conservato almeno per quattro anni in caratelli di rovere.

A partire dal dicembre 2001, parliamo di un inverno anomalo con scarse precipitazioni piovose e temperature che dopo gli iniziali rigori si sono attestate al di sopra dei valori medi. In seguito l’andamento si è fatto più regolare: salvo una settimana molto calda in giugno che sembrava annunciare un’estate torrida, per il resto si è avuta una consistente piovosità e temperature al di sotto della media. Questa situazione eccezionale ha provocato un rallentamento nella maturazione, benchè l’uva sia giunta poi al momento della vendemmia in buone condizioni sanitarie. In sostanza si è trattato di una vendemmia discreta, che ci ha dato vini dal bel colore e di buona corposità , ed alcune selezioni molto interessanti.

Il colore è giallo dorato intenso, il profumo delicatamente fruttato, il gusto ricco, complesso, morbido, con un retrogusto di grande persistenza. Un Vinsanto di indiscutibile eleganza.