…perché è la culla di quel vino moderno che nell’800 reinventò se stesso.
- Francesco Ricasoli, pronipote di Bettino -
L’azienda si trova in uno dei posti più incontaminati e puri della Toscana: nel corso dei secoli, un territorio pressoché inaccessibile, a causa della presenza di pietraie e boschi fitti e compatti, è diventato vivibile e in armonia con la natura, grazie agli interventi dei molti che hanno compreso l’importanza di agire rispettando la bellezza e gli equilibri. In tale contesto, non è stato difficile per l’azienda scegliere di praticare una viticoltura amica della natura: pertanto, non siamo biologici, ma preferiamo andare oltre e utilizzare tecniche agronomiche a basso impatto ambientale. Le ricerche effettuate negli anni, assieme alle tecnologie applicate, ci hanno permesso di rispettare pienamente il territorio e di produrre vini del territorio di qualità. Per tutti questi motivi, interpretiamo e mettiamo in pratica il concetto di sostenibilità a tutto tondo e lo consideriamo il nostro grande punto d’orgoglio.
La Ricasoli, consapevole del suo ruolo di protagonista del Chianti Classico, è infatti sempre impegnata a preservare il territorio e renderlo fruibile, non solo per gli abitanti locali ma anche per i tanti visitatori.
Il continuo impegno dell’azienda, nella conservazione e nel mantenimento di un paesaggio e di una terra unici nel loro genere, si evidenzia in molte attività che vanno dalla ristrutturazione dei casolari aziendali, alla manutenzione delle vecchie strade poderali e dei loro muretti a secco, e a molto altro.
I tre pilastri della sostenibilità (sociale, ambientale ed economica) sono pertanto tutti rispettati dall’azienda che considera il territorio un grande patrimonio: i vini rispecchiano lo stile aziendale e il magnifico terroir in cui vengono prodotti.
Riusciamo a produrre vini dalla personalità molto diversa tra loro all’interno di un unico territorio. Merito delle molteplici sfaccettature di suoli, altitudini e microclimi che ci permettono di declinare il vero volto del Terroir di Brolio.
- Francesco Ricasoli -
I vigneti della Ricasoli sono tutti collinari, con altimetrie che variano dai 220 ai 500 metri sul livello del mare, esposti prevalentemente a Sud / Sud-Ovest. Il clima è di tipo continentale, con piovosità concentrata nei periodi primaverili e autunnali (circa 800 mm/anno), inverni miti con rare nevicate, ed estati calde e siccitose.
Il vitigno principe della produzione è il Sangiovese, che trova qui il suo ambiente ideale per sviluppare le sue potenzialità più naturali. L’attenzione al Terroir, che guida le scelte dell’azienda, permette di individuare la varietà più adatta da piantare, il portainnesto più idoneo, l’orientamento migliore dei filari e gli accorgimenti agronomici da adottare.
Lo studio sulla zonazione, voluto da Francesco Ricasoli, ha evidenziato la presenza, nell’area di Brolio, di ben diciannove suoli diversi, mostrando una composizione del terreno variegata, riscontrabile in gran parte della zona del Chianti Classico.
Camminando tra i vigneti di Brolio è evidente la grande varietà che li anima e li caratterizza; le vinificazioni, fatte per singole parcelle, hanno rivelato la presenza di zone con qualità e vocazioni particolari che danno origine a vini di struttura e gusti unici. La propensione dell’azienda verso il concetto di Cru ne ha già evidenziato e prodotto alcuni dalle caratteristiche eccezionali.
I vigneti sorgono su cinque principali formazioni geologiche: